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«"Sussurri impetuosi" nasce da un bizzarro incontro, con un essere fino a quel momento a me sconosciuto, che ha pervaso inaspettatamente i miei sensi. Non è stato cercato, né tanto meno voluto, è stato così e basta. In solitudine, mentre riposavo, udivo come una voce, quasi impercettibile, vicino all'orecchio: era un sussurro, di non facile ascolto. Ma poi continuava, cresceva, diventava irruento, facendomi sentire come fossi stata all'interno di un vortice, inondandomi di sensazioni, fino a lasciarmi quasi senza fiato. Come in preda a un delirio, mi prestavo a scrivere ogni parola che sentivo. Provai a chiedere a questo essere chi fosse. Non ci fu mai alcuna risposta. Silenzio totale. E allora accettai il tutto. Smisi di chiedere. Continuai ad ascoltare quella voce e capii che l'Anima si stava risvegliando.» (l'autrice)